19 febbraio 2014

RoboCop (2014) - Recensione

Il RoboCop di Paul Verhoeven è sicuramente qualcosa d'inavvicinabile, qualcosa che si avvicina al divino. Un film che miscela in maniera perfetta più elementi: non solo fantascienza e azione, ma anche critica sociale, satira, ironia e cinismo. In poche parole, nessun remake potrà mai superarlo.
Il lavoro di Josè Padilha (Tropa de Elite) non è, però, tutto da buttare via, cosa alquanto sorprendente visto il terreno pericoloso su cui si muoveva. Non tutto funziona, questo è certo, ma qualcosa sì. E' ottima la regia delle scene d'azione e il cast, con particolare riferimento al redivivo Michael Keaton, Samuel L. Jackson e Gary Oldman. Inoltre, novità interessante, è l'elemento del libero arbitrio, su cui verte la prima parte del film dove si scopre che il protagonista, sostanzialmente, non è libero di fare ciò che crede, ma è continuamente monitorato e, se necessario, spento.
Il regista brasiliano non si limita a ricreare il prodotto di Verhoeven, questo RoboCop ha anche il suo punto di vista. E' un film incalzante, volto più alla verosimiglianza e il cui fulcro emotivo ruota attorno a un senso di smarrimento ed estraneità.
Il lavoro di Padilha, oltre a essere un buon film d'azione che intrattiene lo spettatore, non perde quella vena critica di cui era pregno il precedente. Questa però viene espressa solo negli intermezzi in cui appare il giornalista interpretato da Samuel L. Jackson, per il resto la pellicola è decisamente più tradizionale e meno coraggiosa rispetto al lungometraggio anni '80.
Certamente c'è chi può pensare che riproporre questo capolavoro del passato sia sbagliato, un po' perchè reputa l'originale intoccabile, un po' perchè un robot giustiziere, ai giorni nostri, ricorda il più glamour Iron Man. Le due pellicole hanno, però, delle discrepanze notevoli; solo se li osserviamo superficialmente potremmo accomunare i due prodotti, esattamente come, allo stesso modo, potremmo accomunare Indipendence Day con World Invasion.
In conclusione, questo nuovo RoboCop è una pellicola, tutto sommato, discreta. Andrebbe vista, cercando però di distaccarsi dall'originale per gustare meglio alcuni nuovi elementi anche perchè, senza dubbio, come film d'azione è valido. 

-D.R.Cobb-

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