16 settembre 2013
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello - Recensione
Un anello, quattro Hobbit, due Umani, uno Stregone, un Elfo e un Nano sono i protagonisti dell'opera più travolgente del XX secolo. Nella Contea abitano gli Hobbit, creature cortesi e semplici che non hanno proprio voglia di intraprendere folli avventure per abbandonare la loro amatissima casa. Ma al povero Frodo Baggins toccò l'imprevedibile sorte dello zio, Bilbo, che gli donò un magico e pericoloso anello. Frodo così imparerà a conoscere la Terra di Mezzo e i loro abitanti in un'avventura pericolosa che lo porterà a contatto con forze maligne e potenti ma a cui dovrà resistere per sconfiggere Sauron, il signore del Male.
"Il Signore degli Anelli-La Compagnia dell'Anello" è il primo volume di una delle opere più famose dell'autore Fantasy J.R.R. Tolkien. Potremmo paragonarlo a una moderna Odissea, un viaggio difficile che mette alla prova ogni personaggio mostrando tutte le loro debolezze e virtù. É un libro che ha molto da insegnare, un must che si legge indipendentemente dall'età perchè ad ogni fase della nostra vita può mostrare ciò che prima era ancora nascosto tra le sue pagine.
Da una parte il Bene e dall'altra il Male, un'eterna lotta che ci viene narrata sotto tutti i punti di vista fin da quando nasciamo, ma nessuno mai ce la racconta come il nostro Tolkien; una fiaba senza tempo ispirata a una cultura celtica ricca di magia, fantasia e semplicità ma che non ricade mai nel banale.
La difficoltà in questo genere di romanzi è la descrizione di creature e ambientazioni inesistenti che, se non si fa attenzione, possono cadere nell'inverosimile e togliere spessore realistico all'intero libro. Nella Compagnia dell'Anello questa spiacevole eventualità non si presenta affatto, anzi, l'autore ha creato un vero e proprio mondo e lo ha reso reale grazie alle svariate appendici dell'alfabeto, della ricostruzione cronologica delle ere della Terra di Mezzo, della mappa geografica della zona, della descrizione minuziosa di ogni paesaggio e di ogni personaggio, all'invezione di un vero e proprio calendario e grazie anche alle svariate poesie e canti che inserisce nel testo come per comunicarci un senso di realtà, come se, per un attimo, sentissimo il melodioso canto degli Elfi provenire dalla nostra finestra.
Una peculiarità di questo romanzo sta nei temi affrontati da Tolkien ispirati alla morale cristiana e alle culture filandesi e celtiche, infatti i suoi personaggi sono da una parte onesti e leali e dall'altra corrotti dal Male. Esso è onnipresente ma identificabile, il che lo rende più semplice da affrontare unendo le forze della Compagnia. L'amicizia, la lealtà, l'amore, l'onestà, la morte e la speranza sono sempre presenti tra le righe di questo testo come in quelle di una fiaba e, come in una fiaba appunto, troviamo anche una morale che ci possa insegnare qualcosa di più sui valori della vita.
É una lettura impegnativa e per molti, purtroppo, noiosa ma sicuramente è imperdibile. Una fiaba che il nostro Tolkien ha creato per colmare le lacune della tradizione inglese, una favola per grandi e bambini, una lettura che ci fa ritornare ad essere spensierati avventurieri di viaggi fantasiosi e senza tempo.
Consigliato a tutti e , per chi non lo avesse ancora letto, obbligatorio!!
-Valheesy-
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