Lanterna Verde resta uno dei supereroi più amati
dell'universo DC, anche se non rientra tra i classici dell'immaginario
comune come Batman o Superman. Nonostante ciò, non aveva ancora
fatto il suo debutto nel cinema moderno.
Quest’adattamento, affidato al
regista Martin Campbell (La Maschera di Zorro, Casino Royale),
rispecchia abbastanza fedelmente il fumetto, ma è accessibile anche a chi delle
vicende narrate nella carta patinata sa poco e nulla.
Analizzando il film, notiamo senza
dubbio una buona fotografia e degli ottimi effetti speciali, i quali sono
visivamente gradevoli ma inutili alla storia. Perché dovrebbe essere
interessante osservare piste smeraldo costruite da un anello?
Va riconosciuta anche una certa
bravura a Rayan Reynolds per l'interpretazione del protagonista,
anche se Hal Jordan risulta troppo spaccone, lontano, quindi, da quello
conosciuto nei comics e più simile alla futura Lanterna Guy Gardner.
Hector Hammond, interpretato da Peeter Sarsgaard, è,
di fatto, la nemesi dell'eroe, si nota da alcuni simbolismi, come le
analogie/differenze tra i due personaggi che, se elaborate meglio,
sarebbero risultate indubbiamente più interessanti.
Blake Lively interpreta, invece, Carol Ferris,
personaggio sicuramente minore in quest’adattamento, inserito per mantenere la
congruenza con il fumetto e aggiungere la classica bella presenza.
Passiamo alle vere note dolenti.
Campbell, si vede, è un regista d'azione. Duelli e scazzottate funzionano alla
perfezione, il resto è tutto molto più blando, poco sviluppato e se non fosse
per le menzionate scene, si cadrebbe preda della sonnolenza.
La trama lascia un po' a desiderare,
è scontata e banale, tipica dei più classici film sui supereroi e per questo
vista e rivista. Il tutto, inoltre, ruota attorno ad un insistente contrasto
coraggio/paura, volto a dare a tutti i costi una morale al film.
In sinstesi, Lanterna Verde è un
prodotto che lascia indifferenti, non annoia, ma nemmeno esalta. Certamente da
non paragonare con film ben più riusciti nel suo genere, ma che in parte
intrattiene grazie alle scene d'azione e ai suoi effetti speciali.
-D.R.Cobb-
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